domenica 7 settembre 2008

Polveri e rumore: azienda di cementi a Ferriera


TORGIANO – Polvere nell’aria, rumore, annosi disagi. Problemi di ardua soluzione,questioni che riguardano molte famiglie e che si trascinano da lungo tempo. E’ il caso dell’azienda di Ferriera, costituita da impianti produttori di conglomerato cementizio.
“Il 15 maggio 2007 c’è stata la sentenza del giudice Massimo Ricciarelli. L’azienda ‘Calcestruzzi Magione’ ha dovuto corrispondere risarcimenti di poche migliaia di euro ad alcune famiglie – spiegano alcuni residenti di Ferriera – va ricordato che il titolare dell’azienda ‘Calcestruzzi Magione’, Mario Gradassi, era imputato per ‘non osservanza delle prescrizioni imposte dall’autorità competente’. Abbiamo ottenuto qualcosa? Quasi niente, purtroppo”. I cittadini di Ferriera, alcuni riunitisi in un ‘comitato’, aggiungono che negli anni scorsi era stato prescritto alla ditta torgianese di adottare idonee barriere frangivento e di installare manichette e spruzzatori per l’umidificazione dei cumuli dei piazzali. Era stato inoltre imposto alla ditta di arretrare la propria recinzione, in modo da ‘consentire un allargamento della sede stradale’, e l’abbattimento di una siepe costituita da cipressi, che fino ad allora ‘aveva svolto la funzione di barriera’ – recita la sentenza del maggio scorso. In conseguenza, però, di una ‘più intensa utilizzazione dell’impianto e della mancanza di quella barriera’, prosegue la sentenza, i proprietari delle abitazioni poste in prossimità della strada provinciale avevano cominciato ad avvertire notevoli disagi dipendenti dalla ‘sempre più massiccia diffusione di polveri – continua il testo della sentenza - Insorgenza di allergie, difficoltà a stare all’aperto nel proprio giardino’. “Abbiamo perciò presentato un esposto. L’Arpa venne a fare dei sopralluoghi già nel luglio e nell’agosto 2004 – aggiungono i membri del ‘comitato’ di Ferriera – In tali occasioni fu rilevato che la ditta aveva omesso di installare sia la barriera frangivento sia l’impianto di umidificazione”. La sentenza sottolinea il fatto che un impianto del genere esisteva, ma ‘si trovava inutilizzato ed inutilizzabile sotto il manto che ricopriva il piazzale’.
La ‘Calcestruzzi Magione’ si sarebbe messa in regola alla fine del 2004, secondo alcuni testi. La sentenza del giudice Ricciarelli si conclude però rimarcando che la colpa dell’imputato “fino al novembre-dicembre 2004 è di omissione all’ottemperanza nel senso richiesto” – recita la sentenza. “Noi non abbiamo però riscontrato miglioramenti nella qualità dell’aria. Inoltre il rumore prodotto dall’impresa continua a superare i 60 decibel previsti per legge, arrivando perfino a 70 – aggiungono i residenti del borgo– senza togliere che il 6 agosto 2003 l’allora sindaco di Torgiano Stefano Fodra firmò un’ordinanza che prevedeva l’installazione di pannelli fono-assorbenti entro 60 giorni. Pannelli ‘utili a ridurre il livello di rumorosità prodotto dalle lavorazioni dell’azienda locale’ – recitava l’ordinanza. Ora i cittadini della frazione torgianese chiedono “agli assessori competenti ed al sindaco torgianesi cosa intendono affermare in merito” all’ordinanza sopra citata ed al ‘caso-calcestruzzi’ in generale.

Michele Baldoni


Sulla vicenda, guarda sul blog il video I calcestruzzi di Ferriera.

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