lunedì 14 luglio 2008

ABBASSO I DIAMANTI

È un sogno abbastanza comune, ma non ho mai capito perchè così tanta gente desideri la ricchezza smisurata. Se un giorno venissi a sapere di uno zio imprenditore arricchitosi fino a scoppiare che morendo ha lasciato a me, sua unica erede, tutti i suoi averi… cosa me ne farei?
Sposerei un finanziere che se la fa con le puttane in una camera d’albergo a cinque stelle e che ogni anno mi regala una collana di diamanti (sporchi di sangue) della Sierra Leone per il nostro anniversario. Avrei una piscina a idromassaggio (a forma di isola) dove inviterei le mie amiche pettegole a prendere il sole con i loro occhiali da sole firmati Prada. Avrei una Porche nera mafiosa e una limousine avana altrettanto mafiosa. Vestirei solo capi di altra moda, che cambierei con il cambiare della moda, e non comprerei mai un pantalone a meno di 300 euro. Avrei case in tutta Europa. Avrei due barboncini rognosi che abbaierebbero furiosi ad ogni sconosciuto che osa avvicinarsi a meno di 5 metri dal cancello che circonda il giardino, ovviamente tenuto bene da un giardiniere ucraino sottopagato con cui me la farei mentre mio marito è al lavoro. Andrei in vacanza in molti posti, ma sempre nello stesso posto: albergo lussuoso con piscina e accappatoi di lino bianco. Sarei ignorante come una capra, ma tutti i miei amici (?) loderebbero la mia profonda cultura. Mio marito durante le cene di Natale in famiglia racconterebbe barzellette sui neri e sui comunisti. Voterei a destra, ovviamente sarei una buona cristiana che almeno una volta all’anno regala un euro ai bambini del Carrefour… ehm, volevo dire Darfur.
Qualcuno potrebbe pensare che tutto sommato non sia male. Bene, se la prenda pure questa vita, si prenda pure lo zio imprenditore e il marito finanziere, si prenda pure la Porche, la limousine e tutto il resto…
Basta pensare che nel Sud del mondo… la gente crepa. Crepa di malattia, crepa di fame, crepa di guerra e di ignoranza. Crepa di lavoro. Crepa di rabbia. E non crepa perchè gli va bene così, crepa perchè a qualcuno fa comodo che crepi. E sapete cosa vi dico? Creperei volentieri con loro, pur di non far parte di quelli che sì, la pietà va bene, ma solo quando CI SI GUADAGNA. Non voglio far parte di quelli che ragionano con il portafoglio, non voglio che la mia vita abbia il colore verdastro del dollaro, e tanto meno che le mie mani puzzino di soldi, che il mio conto in banca abbia una sfilza infinita di zeri. Preferisco crepare pure io, miei cari signori. Ma non lasciare soli i miei fratelli. Non lasciare quelli che darebbero una gamba per avere questo zio imprenditore, perchè altrimenti non hanno niente. Non lasciare quelli che partono con la voglia di tornare, o quelli che si fanno la guerra l’un l’altro e che in fin dei conti hanno la stessa fame, non lasciare quelli che muoiono da soli, senza telecamere, senza telespettatori addolorati e conduttori politicamente corretti, senza eredità da lasciare a nessuno, senza saliva per bisbigliare le ultime significative parole.
Preferisco morire con loro e per loro, piuttosto che morire da dentro, in una casa troppo grande e troppo lussuosa per poter accogliere l’irrompente fuoco della vita.

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