venerdì 5 febbraio 2010

GLI AMERICANI, una poesia di Giampaolo Bellucci

Inizia la collaborazione di Socialmente Giovani con Giampaolo Bellucci, scrittore di componimenti poetici residente a Bastia Umbra. Di Bellucci, la casa editrice Albatros-Il Filo ha recentemente pubblicato la raccolta "Il treno dei pensieri", con le poesie di maggior pregio prodotte dall'autore dall'inizio della sua attività fino ad oggi. Il componimento che pubblichiamo in questo post è una intensa riflessione sulle contraddizioni del sistema consumistico dominante nella nostra società che a favore di una ricchezza spesso effimera di uno stretto manipolo di persone, permette devastazioni, massacri e miserie estreme per il resto della popolazione mondiale.


GLI AMERICANI
Dopo l’intervento
Degli americani
Ci può sembrare
Di essere andati
Avanti e lontani
Ma di certo
non è un segreto
Che questo consumismo
In realtà
Ci ha portato indietro
Benessere, luminose città,
l’essere bombardati
continuamente
dalla pubblicità
ma c’è chi ha la
pancia gonfia e piena
e chi non ha neanche
un tozzo di pane
chi mangia a pranzo
e cena
e l’Africa che muore
di fame
il colosso che
controlla ogni potere
uccide chi
non ha neanche
l’acqua da bere
Multinazionali
eserciti
basi nucleari
prepotenza
onnipotenza
guerre
con in bocca
la democrazia
ma il petrolio
e la ricchezza
è la loro vera ideologia
dominare
questo mondo
uccidendo,finendo,
l’uomo moribondo
e con in bocca la parola
libertà
allargano la forbice
tra ricchezza e povertà.

G.PAOLO BELLUCCI

3 commenti:

Pablos Parigi ha detto...

E' la nostra realtà, la realtà che i vecchi dinosauri consciamente, ci costruiscono, come una stanza chiusa, apparentemente aperta con un continuo messaggio subliminale, che ferma, che arresta la mente e la porta a sedersi sulla lucentezza accecante del nostro estetico miraggio....ma non può finire qui, non possiamo resistere in questa stanza apparentemente aperta. Siamo svegli e vigili e sotto il nostro apparente immobilismo, costruiamo non castelli di carta ma solide basi per il nostro futuro, rosicchiando piano piano quelle fondamenta del mal costume. Non siamo spettatori di quattro spettacoli per le civette, ma siamo protagosniti attivi. Americani, russi, cinesi, indiani, brasiliani, italiani...siamo forti e senza rivoluzione porteremo un rinnovamento, un nuovo pensiero del giovane anche nell'italietta dei vecchi volponi.

Pablos Parigi ha detto...

Grazie Poeta, perchè parli di queste disgrazie...di queste distorsioni normali!!!

Giampaolo Bellucci ha detto...

Ti ringrazio molto per il poeta,
ma non amo rinchiudermi dentro
a definizioni che non mi appartengono.
Poeta è una parola grande.
Io sono semplicemente una persona
Che scrive i propri pensieri ,cercando di trasmettere delle
emozioni,attraverso a delle immagini, che dipingo con le mie parole,cercando di far riflettere,di far pensare,
chi legge..Cercando di scuotere coscienze e anime.
Quando scrivo è come se scattassi una foto immortalando
L’attimo,l’istante,il momento.
Il fatto che io parli di cose scomode,difficili da trattare,
è forse solo perché ho quel briciolo di coraggio o d’incoscienza in più,ma le cose che io scrivo le sanno tutti,
solo che preferiscono non parlarne e addirittura, non vederle …