lunedì 20 aprile 2009

Modena City Ramblers a Foligno

I Modena City Ramblers presentano il nuovo loro album "Onda Libera", caratterizzato dall'impegno per la legalità e la lotta alle mafie. Il loro tour, che toccherà molte località italiane, avrà inizio sabato 25 aprile (ore 21) a Foligno, in piazza della Repubblica.


da www.liberainformazione.org

Arriva l’onda libera dei Modena City Ramblers!
di Lorenzo Frigerio

Presentato questa mattina presso la libreria FNAC, in centro a Milano, il nuovo album dei Modena City Ramblers dal titolo “Onda Libera” (etichetta Mescal e distribuito da Sony): lo storico gruppo musicale modenese lancia il suo nuovo lavoro unitamente al minitour che li vedrà impegnati da un capo all’altro della penisola italiana, con ben quattordici date concentrate nell’arco di quindici giorni. Il filo conduttore di questa carovana musicale sarà dato dall’impegno per la legalità e la lotta alle mafie, a partire dalla valorizzazione del contrasto delle cosche sul versante patrimoniale, grazie alla legge 109/96 che consente il riutilizzo sociale dei beni confiscati.

I MCR presenti al gran completo hanno presentato con orgoglio il loro ultimo lavoro, sottolineando anche la dimensione etica del loro impegno di musicisti e artisti: “nel nostro paese c’è bisogno di una vera e propria rifondazione culturale e noi, anche con questo nuovo album, vogliamo offrire il nostro contributo nel segno della legalità e della democrazia”. Un album che segna il raggiungimento della maggiore età per la band, fondata nel 1991 e da allora impegnata musicalmente e culturalmente sui palcoscenici italiani e stranieri, alla ricerca di musicalità e ritmi che servissero a trasmettere anche messaggi di impegno civile e personale.

L’album e il tour lanciati oggi a Milano nascono proprio dal positivo incontro culturale e umano del gruppo originario di Modena con l’esperienza di Libera. Oltre al titolo, all’interno il nuovo lavoro dei MCR presenta proprio una canzone dedicata all’impegno delle cooperative che lavorano sui terreni sottratti ai boss: “Libera Terra” è infatti il titolo del singolo che è stato presentato in una improvvisata versione unplugged, al termine della conferenza stampa. I Modena definiscono l’associazione di Don Ciotti come una “esperienza rivoluzionaria di libertà nella legalità”.

“Una occasione unica e straordinaria”: questo invece il commento di Don Luigi Ciotti, che nel suo intervento ha ringraziato i MCR per poi sottolineare come molto ci sia ancora da fare per rafforzare la legge che prevede l’utilizzo sociale, ricordando come siano circa 1.700 i beni gravati da ipoteche e procedimenti esecutivi che giacciono inutilizzati. Libera da tempo chiede l’istituzione di un’Agenzia unica per superare ritardi e diffondere buone pratiche. Il presidente di Libera si è augurato che il contributo artistico dei Modena City Ramblers serva a svegliare la coscienza di quanti credono di non doversi occupare della questione e – perché no? – anche degli stessi mafiosi, perché si ricredano sulle decisioni criminali che ogni giorno mettono in atto alla ricerca di maggiore potere e maggiore ricchezza.

È stata poi la volta del sociologo Nando dalla Chiesa, presente nella sua veste di presidente onorario di Libera, che per descrivere il tour dei Modena ha usato una curiosa espressione: “un fulmine di democrazia” perché in pochi e concentrati giorni servirà a dare una benevola scossa all’indifferente opinione pubblica, così messa di fronte alle proprie responsabilità. Un tour che significativamente, secondo il professor dalla Chiesa, unisce idealmente la Resistenza al nazifascismo alla odierna battaglia contro le mafie e per la legalità nel nostro paese.

Infatti la prima tappa prevista è quella del 25 aprile: a Foligno (PG) è in programma il concerto per la Resistenza dal titolo “LiberAzione”. In quella data verrà presentato anche il “Dossier Umbria” redatto dalla nostra Fondazione Libera Informazione che nei prossimi mesi si arricchirà di ulteriori approfondimenti e informazioni.

Si chiude il 9 maggio, a Cinisi (PA), in occasione del trentunesimo anniversario dell’omicidio di Peppino Impastato, militante politico e uomo di cultura, ucciso perché con la sua attività coraggiosa metteva in forte crisi il potere dei boss del suo paese, Tano Badalamenti in primis. In mezzo a questi due grandi appuntamenti, è prevista una serie di tappe che si terranno in gran parte su beni confiscati alle mafie.

I Modena City Ramblers hanno precistato che, se si esclude la prima e l’ultima tappa, si tratterà di una festa più che di veri e propri concerti, con la presenza di altri gruppi musicali ospiti, giocolieri, poeti, attori, e, inoltre, una degustazione dei prodotti delle cooperative “Libera Terra”.

Hanno assicurato la loro presenza in alcune delle tappe previste gli A67, Marco Paolini e Paolo Hendel, mentre il premio Nobel Dario Fo ha già fatto pervenire il proprio sostegno all’intera iniziativa. Per ogni data di quelle in calendario sono previsti contatti in tempo reale grazie al costante aggiornamento del sito www.onda.libera.it

Ha portato il suo saluto anche Walter Dondi di Fondazione Unipolis, da sempre attenta al percorso di Libera e delle sue cooperative e quindi naturale compagno di viaggio in questa nuova sfida che vede attraversare le diverse regioni italiane, per parlare di legalità e di lotta alle mafie, soprattutto ai più giovani che fruiscono del linguaggio universale della musica.

Grande attenzione, infatti, sarà data al coinvolgimento di giovani e studenti: una buona occasione per stare insieme, con una eccellente musica e un ottimo obiettivo: la promozione dell’impegno per la legalità democratica e la lotta alle mafie, a partire dalla presentazione degli straordinari risultati ottenuti in questi anni grazie al lavoro delle cooperative e dei tanti soggetti organizzati che si sono visti assegnare i beni sottratti alle cosche, con l’impegno di garantirne un riutilizzo di tipo sociale.

Particolare non da poco, che è d’obbligo sottolineare in questi tempi di crisi, il progetto non presenta fini commerciali: tutti gli artisti coinvolti intervengono perché motivati e non per un cachet o un rimborso.

Una buona notizia, insomma, questa scelta dei Modena di scendere al fianco di Libera in una battaglia per la democrazia e la civiltà che anche la musica può contribuire a far vincere.

1 commento:

Pablos Parigi ha detto...

Trovo che mettere l'accento sull'aspetto positivo delle ricadute delle brutte faccende della mafia, sia bella cosa. E' grande cosa mettere in risalto il lavoro di tante persone che lavorano silenziosamente e trasformano quelle aree di morte e tristezza in nuovi ambienti profumati e deliziosamente piacevoli da vivere..per tutti diventano opportunità....Grandi Modena...anche se non approvo l'estremismo...lo ripeto e lo sottolineo.