venerdì 13 marzo 2009

Vauro a Foligno

Il distretto scolastico n.7 di Foligno (Progetto lettura), in collaborazione con Emergency, la Casa dei Popoli e l'associazione Sovversione Non Sospette, organizza un incontro con il celebre vignettista Sauro Venesi che presenterà il suo libro Kualid che non riusciva a sognare (ed.Piemme). Lunedì 16 Marzo 2008, ore 16:30, Auditorium S. Domenico Sala video, Foligno. Conduce l’incontro il Dott. Franco Passalacqua (volontario Emergency)



Kualid vive con sua madre e suo nonno nella periferia di una Kabul dominata dai talebani e devastata dalle guerre. Ha dodici anni, lo sguardo sveglio e due incisivi un po' sporgenti che hanno consentito a suo cugino Said di affibbiargli il soprannome di "sorcio". Si guadagna la vita riempiendo con la pala le buche disseminate sulle strade che portano alla città, sperando in una moneta di ricompensa dai camion di passaggio. Ha fantasia Kualid, la fantasia di tutti i bambini, o almeno quella consentita a un bambino cresciuto in una zona di guerra. Conosce Asmar, il serpente di luce che, proiettato dal becco ricurvo di una teiera, lo viene a trovare in ogni notte di luna piena... Ma ha un cruccio: non riesce, proprio non riesce a sognare. O meglio, ci riesce a volte di giorno, quando è sveglio, ma quelli tutt'al più sono desideri, gli ha detto suo cugino Said, che anche per questo lo prende un po' in giro. È di notte che non riesce a sognare, Kualid. Non ci è riuscito nemmeno quando ha rubato i nastri delle videocassette che i talebani avevano legato a una mitragliatrice come trofeo, per ricordare a tutti che musica e immagini sono proibite. Proibite come gli aquiloni, e come tante altre cose a Kabul. Quella notte stessa Kualid si era messo quei nastri sotto il cuscino, perché così forse quei suoni e quelle immagini gli sarebbero entrati nella testa, e allora sì che avrebbe sognato. E invece niente. Solo qualche fruscio che aveva fatto ben sperare, e poi nulla. Sarà l'incontro-scontro con Samir, il calligrafo che collabora con gli occidentali che hanno aperto un ospedale in città, a fargli conoscere il mondo dei disegni e dei colori.

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