mercoledì 18 giugno 2008

LA SPAGNA E L'ACQUA, un impegno a Saragozza

L’estate di Saragozza sarà dedicata all’acqua. Infatti, nel trimestre che va dal 14 giugno al 14 settembre si svolgerà un’Esposizione Internazionale a Saragozza, città bagnata dal fiume Ebro, che avrà come slogan: “l’acqua come elemento di sviluppo sostenibile”. Ma l’Expo fa parte di un più vasto programma: il Decennio dell’Acqua 2005-2015, promosso dall’ONU per sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema, l’acqua, che sempre di più farà parte della vita quotidiana di ognuno di noi. Se infatti le guerre odierne vengono combattute per il petrolio, si suppone che le guerre di domani verranno combattute per l’acqua. Se nel 1998 erano 28 i paesi con problemi di inquinamento e di distribuzione dell’acqua, si prevede che entro il 2025 il loro numero salirà a 56, includendo anche quei paesi mediterranei che, come la Spagna, soffrono di una progressiva desertificazione del suolo.
Saragozza sarà allora nei prossimi mesi un importante punto di incontro per discutere e approfondire il problema dell’acqua, con 105 paesi ospiti, varie ONG e l’aspettativa di circa 100.000 visitatori al giorno. Fiore all’occhiello del Governo Zapatero, che in soli tre anni ha fatto costruire i padiglioni per i paesi ospiti per un investimento totale di soli 700.000 euro. Ciò nonostante, la Spagna resta un paese con gravi problemi idrici, dovuti in parte al clima e in parte alla cattiva amministrazione interna delle risorse idriche. Basti pensare che Barcellona si vede costretta ad importare l’acqua dalle regioni di Terragona, ma anche dall’estero e in particolare dal porto di Marsiglia. Inoltre, lo spreco dell’acqua è tale che ad Almeria, nella zona più desertica dell’Andalusia, la modernissima centrale di desalinizzazione fornisce l’acqua per mantenere dieci campi da golf, uno solo dei quali richiede all’anno la stessa quantità d’acqua che consumerebbero 100.000 cittadini…

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