Scrivo queste parole di getto, dopo aver letto, inorridito, della scelta IGNOBILE del Governo, di un Governo democraticamente eletto in uno Stato LAICO, di approvare un Decreto per OBBLIGARE il proseguimento dell'alimentazione per Eluana Englaro. Questo con un solo colpo elimina un principio elementare di democrazia annullando di fatto una sentenza di un giudice, in pieno contrasto con l'equilibrio dei poteri base della Costituzione.
Grande è la vergogna da cittadino italiano di vivere in un Paese che ancora resta saldamente legato nel suo MedioEvo ecclesiale culturale.
In un paese democratico, laico e civile, ogni Eluana dovrebbe avere la libertà di morire con dignità.
3 commenti:
Mi permetto di dissentire: fino a prova contraria la Vita è un dono da difendere fino in fondo.Adesso anke arbitri della vita e della morte dovremmo essere? Il Medioevo da te citato fa a pugni con la PRESUNTA possibilità di DECIDERE su tutto e tutti.Non è così....e poi dimmi tu se quella povera ragazza non sentirà dolore? Perchè procedere con la Morfina se è già andata? Siete sempre a favore degli ULTIMI, fate le crociate per la Pace , prima trovatela dentro di voi!!!!
La questione Englaro è estremamente delicata e difficilmente si può trovare un accordo tra le diverse opinioni. Rispetto la tua posizione, da credente immagino, ma è altrettanto legittima la concezione che vivere in uno stato vegetale, in immani sofferenze, toglie ogni dignità all'esistenza umana. Mi permetto inoltre di rovesciare il punto di vista della tua affermazione sull' uomo come "arbitro della vita e della morte": è quello che in realtà già sta succedendo, in quanto l'esistenza biologica di Eluana è assicurata solo grazie all'arteficio meccanico.
Detto ciò, non vorrei cadere nella strumentalizzazione di un caso così delicato. Ciò nonostante, ritengo vergognoso l'atteggiamento di un governo che ha un assoluto disprezzo di tutto ciò che risulta contrario ai propri (presunti) principi.
Quanto al tuo ultimo commento, sulle crociate sugli ultimi e sulla pace, non capisco cosa vuoi sostenere e mi sembra proprio che hai perso un'occasione per rimanere zitto. Ti dico solo che le cause in cui siamo impegnati mi danno una grande forza interiore che prima non avevo e che rende sicuramente più valida e più ricca la mia esistenza personale
Partendo dal presupposto che già precedentemente ero intervenuto sulla questione, ritengo che il tema, come tutti i temi di carattere etico, sia estremamente delicato. E su un tema già di per sè delicato, è interevenuto il pronunciamento di un tribunale.
Detto ciò non voglio che anche in Italia si ripeta il vergognoso e deprecabile caso di Terry Schiavo. Nessuno deve essere arbitro della vita altrui (tantomeno intervenendo con un provvedimento legislativo che mette in discussione il principio base di una Costituzione democratica) ma tutti devono, o dovrebbero, essere arbitri della propria.
In secondo luogo il Medioevo da me citato fa riferimento al fatto che è vergognoso che in un Paese LAICO certi temi (ricordo ad esempio anche i PACS) sono suscettibili di minacce di "scomunica".
Ultima cosa, in merito al tuo commento. Io vedo Eluana Englaro e la sua famiglia, che non è Berlusconi o Casini o Gasparri o Ratzinger, come degli ultimi che voglino solo la pace.
Quanto sta avvenendo su questa questione per me è ancora peggio dell'accanimento terapeutico. Ragiona su questo.
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