giovedì 27 novembre 2008

La salute è uguale per tutti


Rigiro questo appello, invitandovi a firmarlo, promosso dalla Segreteria Provinciale FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri ) di Modena contro l'ennesima proposta "discutibile" in discussione nel Parlamento Italiano. La petizione intende fermare l'emendamento proposto da alcuni parlamentari della Lega Nord per l'abolizione del comma 5 dell'art. 35 Dlgs 286/98:

L'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non puo' comportare alcun tipo di segnalazione all'autorita', salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parita' di condizioni con il cittadino italiano.


Testo della petizione
L'art. 32 della Costituzione Italiana sancisce come diritto fondamentale dell'individuo il diritto alla tutela della salute e garantisce agli indigenti il diritto alle cure gratuite, anche nell'interesse della collettività.

Il DL 286/ 98 all'art. 35 prevede la gratuità delle cure urgenti ed essenziali anche agli stranieri non iscritti al SSN, privi di permesso di soggiorno, e privi di risorse economiche e non prevede nessuna segnalazione, salvo i casi di obbligatorietà di referto, come per i cittadini italiani.

La Lega Nord - Padania ha presentato attraverso 5 Senatori un emendamento che prevede l'abrogazione del comma 5 dell'art. 35 e abolisce la gratuità della prestazione urgente ed essenziale agli stranieri non iscritti al SSN e privi di risorse economiche, e propone inoltre l'obbligo per le autorità sanitarie di segnalarli all'autorità competente.

I Pediatri di libera scelta aderenti alla FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) operanti nel SSN, sottoscrittori di questo appello, ritengono gravissimo tale emendamento che finirebbe per respingere in sacche di esclusione la popolazione più indigente e ne richiedono il ritiro: esso non è soltanto la negazione di un diritto costituzionalmente sancito, ma costituisce anche un pericolo per la tutela della salute della collettività, per la mancata cura di patologie anche gravi, con conseguente rischio di diffusione e rappresenta inoltre un pericoloso passo legislativo verso l'abolizione del diritto alla cura.

Ritengono inoltre che la segnalazione all'autorità competente di un paziente indigente sia in aperto contrasto con il codice etico ordinistico al quale i medici debbono attenersi e di cui affermano il primato.

Denunciano con preoccupazione che tale emendamento priverà della assistenza sanitaria essenziale migliaia di bambini divenuti "per Decreto invisibili e senza diritti" in totale contrasto con la Convezione ONU sui diritti del fanciullo e richiedono che lo Stato Italiano firmatario con
L. 176/91 della Convenzione ONU di New York del 20.11. 1989 sui diritti del fanciullo garantisca ad ogni minore straniero il pieno diritto di usufruire delle prestazioni mediche pediatriche a prescindere dalla regolarità del soggiorno.

Richiedono quindi a tutti i colleghi Pediatri, a tutti i Medici, agli Operatori Sanitari e a tutti i Cittadini Italiani ai quali stanno a cuore i fondamenti dello stato sociale e la solidarietà di sottoscrivere questo appello.

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